var71Alcuni termini da spiegare 

- la pressione è la resistenza che le arterie oppongono al flusso del sangue , un pò come si verifica nei tubi dove scorre l'acqua.
- la pressione sistoloca, detta "massima", è quella che si misura nel momento in cui il cuore si contrae (sistole), spingendo il sangue in tutti i vasi arteriosi del corpo;
- la pressione diastolica, detta anche "minima", è quella che si misura nel momento in cui il cuore non si contrae ma si riempie di sangue (diastole).

Esiste una pressione ideale?
Sicuramente non esiste nel senso "oggettivo", cioè come un valore pressorio valido per tutti. La pressione ideale si riferisce ad un "singolo individuo" ma, anche in questo caso, essa cambierà nelle diverse fasi della sua vita.
Per alcune persone avere un certo valore di pressione può significare "sentirsi bene" per altre, invece, è il contrario.
Ci sono ad esempio individui che vivono perfettamente con una pressione minima di 60 mm.hg. mentre altri con lo stesso valore rischiano il collasso, perché abituati ad una minima sui 90 mm.hg. In altri termini, ogni organismo ha bisogno di "un suo" valore di pressione, sia in termini di pressione minima (diastolica) che di massima (sistolica).
Quando si parla di "normalità" ci si riferisce sempre a valori statistici che sono importanti ma non vanno presi in maniera troppo rigida!

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La pressione cambia con l'età, il sesso...
I valori pressori subiscono un incremento sia nell'infanzia che nell'età adulta. Alla nascita la pressione massima è di circa 70 mm.hg e la minima 50 mmHg però nei giorni immediatamente successivi essa aumenta rapidamente e questo aumento prosegue nell'età adulta. Il sesso femminile presenta un incremento lievemente superiore rispetto al sesso maschile cosicché la loro sistolica, inizialmente più bassa rispetto all'altro sesso, supera quella degli uomini intorno ai 50 anni. In entrambi i sessi la pressione diastolica tende a ridursi dopo i 60 anni.

Ma anche con la geografia...
L'incremento della pressione arteriosa in funzione dell'età è tipica dei paesi occidentali. In altre zone del mondo, dove sono assenti i modelli di comportamento propri delle civiltà più avanzate, ciò non si verifica. Questo non è dovuto a differenze "genetiche", perché si è visto che l'emigrazione in paesi occidentali fa acquisire un andamento pressorio simile a quello delle popolazioni ospitanti. Le cause del fenomeno non sono perfettamente conosciute ma senza dubbio su di esso incidono le modificazioni della dieta (maggiore assunzione di grassi e di proteine animali, di sodio, l'aumento del peso corporeo), e dello stile di vita (maggiore stress).

Per concludere: la pressione ideale di un individuo è quella che, senza distaccarsi troppo dai valori statistici, lo fa "sentire bene", permettendogli di svolgere al meglio le attività della sua vita.

Pressione alta: ipertensione
In medicina si parla di ipertensione primaria (o essenziale) e secondaria.
Nel 5 dei casi, l'ipertensione è conseguente a malattie specifiche: renali, endocrine, neurologiche ecc. e può essere definita come "secondaria"
Invece nel restante 95% dei casi essa non è attribuibile patologie note: questa è l'ipertensione comune, detta "essenziale" o "primaria".
Dell'ipertensione essenziale, pur non conoscendone le cause, possiamo identificare i fattori in grado di modificare stabilmente i valori pressori:
1) fattori genetici: se un genitore è iperteso, la probabilità che un figlio lo diventi è maggiore e questa possibilità aumenta ulteriormente, se entrambi i genitori sono ipertesi:
2) stile di vita sedentario;
3) fattori correlati allo stress;
5) fattori correlabili al regime alimentare;
5) peso corporeo: tra peso ed ipertensione arteriosa vi è una correlazione significativa: i normotesi obesi hanno maggiori probabilità di diventare ipertesi e gli ipertesi magri di diventare obesi
6) consumo di alcool: molti studi hanno dimostrato che l'abuso alcolico è associato ad un aumento della pressione, in entrambi i sessi ed in tutti i gruppi razziali studiati.
7) diabete: l'incidenza di ipertensione è maggiore nei pazienti diabetici.
8) fumo e caffé: il fumo e la caffeina fanno sicuramente innalzare la pressione ma si tratta di un aumento temporaneo. Nessuno studio ha potuto finora dimostrare che queste sostanze, da sole, siano in grado di innalzare la pressione in maniera stabile. Sicuramente il fumo ed il caffè, se uniti agli altri fattori elencati, possono contribuire all'aumento stabile dei valori pressori.

Le conseguenze
Se la pressione rimane costantemente alta e non viene curata, essa può provocare nel tempo danni fisici molto importanti. Al riguardo, si distinguono tre stadi di gravità progressiva, a seconda delle strutture che vengono danneggiate.
STADIO I - Assenza di un danno d'organo riscontrabile.
STADIO II - Presenza di almeno una delle seguenti alterazioni: a) retina (alterazione del fondo oculare);b) cuore (ingrossamento del ventricolo sinistro) ;c) reni (diminuita funzionalità renale);d) arterie( placche aterosclerotiche a livello di carotide, aorta, iliache e femorali).
STADIO III - Se è presente almeno una delle seguenti condizioni:
a) ictus, TIA;
b) emorragie retiniche;
c) insufficienza del ventricolo sinistro, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco;
d) insufficienza renale;
e) aneurismi, arteriopatie.
Precisiamo che questi stadi non sono proporzionati al valore della pressione. Un'ipertensione "moderata" può evolvere fino allo stadio III, con gravi danni per la salute, mentre un'ipertensione "severa" può non andare oltre lo stadio II. Tutto dipende dalla costituzione dell'individuo e dalla presenza o meno di altri "fattori rischio" come: il diabete, l'obesità, i grassi nel sangue ecc.

var73l'occhio ci informa...

Una visita oculistica, con esame del fondo oculare, è di fondamentale importanza perché lo stato delle piccole arterie della retina è un indice indiretto su come possono essere le altre arterie del corpo più grandi (coronarie, arterie cerebrali, renali ecc.). Se i vasi retinici sono sani, ciò vuol dire con buona probabilità, che l'ipertensione non ha ancora creato danni vascolari negli altri settori del corpo.

var74I sintomi
Molte persone vivono da anni con la pressione stabilmente alta senza accorgersene, se non ad un controllo occasionale. Invece i disturbi appaiono quando la pressione sale in maniera improvvisa o se si abbassa; i sintomi sono gli stessi:
- sensazione di calore, di freddo o di "formicolii" alla testa;
- orecchie come "ovattate" o rumori (acufeni);
- cefalea;
- nausea;
- vertigini;
- dolori al petto;
- sudorazione fredda o calda.
Se la pressione sale bruscamente si possono verificare sanguinamenti del naso o della congiuntiva dell'occhio.

var75Cosa faccio se la scopro un pò alta?
innanzitutto non agitatevi, perché può essere un fatto occasionale. La pressione varia molto nel corso della giornata se, una volta risulta un pò più alta del normale, state tranquilli e controllatela per i 3-4 giorni successivi, possibilmente alla stessa ora. Se troverete dei valori normali, non dovete fare nulla, se invece sono alti, andate dal medico che vi darà il farmaco più idoneo a riportala subito nella norma. Successivamente lo specialista effettuerà tutte le ricerche per stabilire se c'è veramente l'ipertensione, se questa è "essenziale" o "secondaria" e lo stadio della malattia.

var76L'ipertensione da "camice bianco"
Circa il 30% delle persone entrano in ansia nel momento di misurarsi la pressione, per paura di trovarla alta! In questi casi si osserva puntualmente un rialzo pressorio che non è una vera ipertensione. Bisogna misurarla più volte, possibilmente sdraiati sul lettino e facendo distendere il paziente.

L'ipertensione da "stress".
E' frequente in quelle persone che svolgono attività professionali piene di impegni e di responsabilità: al risveglio presentano una pressione minima un pò elevata (circa 90) che si mantiene così durante il giorno, per poi normalizzarsi la sera e nei periodi di riposo (week end, vacanze ecc.).
Si tratta di un semplice meccanismo di adattamento allo stress. Prima di iniziare una giornata "importante", l'organismo si prepara all'evento producendo catecolamine e cortisolo, sostanze che aumentano la pressione ma che permettono di affrontare al meglio gli sforzi a cui andrà incontro. Cessata la giornata c'è il normale rilassamento e la pressione ridiventa normale. Questa non è una vera ipertensione però negli anni c'é il rischio che possa diventarlo così che, anche nei periodi di "relax", essa si manterrà alta.

var77Mentre dormiamo...
la pressione normalmente scende, diventando quasi come quella nei neonati (50 la minima e 70 la massima). Questo meccanismo è di vitale importanza perché consente al cuore di "riposarsi" e quindi di avere maggiore energia durante il giorno.
Sono maggiori gli effetti negativi dell'ipertensione quando non si verifica questa "ipotensione notturna".
Inoltre, pressione media giornaliera, è molto più importante della pressione rilevata in un momento della giornata, perché essa ci dice realmente quale sforzo che dovrà effettuare il cuore per pompare il sangue nelle 24 ore.
Per tutte queste ragioni è sempre utile effettuare un esame semplice ed efficace, chiamato: Holter pressorio. Si tratta di un apparacchietto che il cardiologo applica sul braccio per 24 ore. Voi condurrete la vostra giornata "standard" ed il giorno seguente il computer calcolerà tutti i valori delle registrati, comprese le pressioni medie.

var78Le terapie 
Oggi abbiamo a disposizione molte categorie di farmaci, che ci consentono di mantenere livelli di pressione normali. Lo specialista dovrà valutare, secondo il criterio di "costo-beneficio", quel farmaco o quella associazione di farmaci, in grado di normalizzare la pressione, con il minore dosaggio e con i minori effetti collaterali.

Escludendo le ipertensioni "secondarie", per le quali è necessario curare la malattia di base, tutte le ipertensioni primitive, anche se gravi, si normalizzano in seguito ad una terapia farmacologica appropriata.

var80L'agopuntura

ha ottimi effetti, sulle ipertensioni di I° e II° grado, purché non si tratti di forme ormai datate troppi molti anni.
A volte l'associazione: agopuntura e auricolo-terapia risulta un'arma "in più" nei casi più resistenti al trattamento.
L'auricolo-terapia consiste nella stimolazione di alcuni punti dell'orecchio, con piccoli aghi che a volte lasciamo fissi sull'orecchio per alcuni giorni, senza alcun fastidio.

Agopuntura auricolare nell'ipertensione (Journal of Traditional Chinese Medicine, 1992 Jun,UCLA Biomed W1 J0922R)In questo lavoro sono stati studiati gli effetti, a breve e lungo termine, seguenti alla stimolazione di alcuni punti dell'orecchio, nelle ipertensioni di II° e III° grado.
Si è notato che l'agopuntura produceva un effetto ipotensivo immediato ed importante:
nel 100% dei casi l'effetto si manteneva per tempi brevi, nel 63,3% dei casi per tempi lunghi, con evidente miglioramento della funzione cardiaca.

var79FITOTERAPIA

Grande interesse ha suscitato l'impiego l'infuso di Karkadè Rosso (Hibiscus sabda-riffa): la sua somministrazione su pazienti affetti da ipertensione ha abbassato sensibilmente il livello della pressione, mentre la sospensione ne ha comportato di nuovo l' aumento.

Ancora...
Sono utilissime nelle ipertensioni che si associano ad una vita particolarmente stressata:
- Biancospino M.G
- Tilia tormentosa M.G
50 gocce di ciascuno due volte al giorno mattina e sera
- Olea Europea M.G.
50 gocce il pomeriggio-
Lycopus europea T.M (si somministra a soggetti ipertesi ed ipertiroidei):
20 gocce mattina e sera;

La maggiore indicazione dell'agopuntura riguarda le ipertensioni in fase iniziale e le ipertensioni "instabili". Queste ultime sono tra le più difficili da curarsi con i farmaci perché, non essendo costantemente alte, il farmaco ipotensivo rischia di abbassare troppo la pressione in certi momenti, con grossi effetti collaterali.
Il trattamento con l'agopuntura diviene molto utile perché privo di effetti collaterali inoltre, se curiamo le ipertensioni in questa fase, possiamo evitare che con il tempo esse diventino stabilmente alte.

var81L'agopuntura agisce sui molti fattori che possono condurre all'ipertensione, come:
- lo stress, che favorisce l'assorbimento di sodio e la produzione di cortisolo, con aumento della pressione;
- le distonie nervose, con stati d'ansia, agitazione ed insonnia;
- eventuali problemi della tiroide (iper ed ipo tiroidismo);
- i disturbi della menopausa, che spesso si associano ad aumento della pressione.

A seconda dei casi, l'agopuntura può essere utilizzata anche per migliorare la funzione del rene, delle ghiandole surrenali e la ritenzione idrica: elementi importanti che vanno ad incidere sui valori della pressione.

Occorre, in definitiva, un esame molto accurato del singolo paziente, che ci permetterà di decidere su quali elementi dovremo intervenire ogni volta.

Infine è bene sottolineare un'altro vantaggio non trascurabile:
anche nelle ipertensioni dove si deve necessariamente utilizzare il farmaco, associando l'agopuntura possiamo ottenere un potenziamento degli effetti ipotensivi del farmaco, riducendone di conseguenza il dosaggio!

Pressione bassa: ipotensione
I vasi sanguigni di una persona ipotesa sono di solito molto rilassati e l'ossigeno raggiunge con difficoltà tutti i tessuti del corpo.

I sintomi

sono simili a quello del rialzo di pressione ma in più abbiamo:
- scarsa resistenza alla fatica fisica;
- difficoltà "a partire" la mattire;
- polso accelerato;
- vampate di calore
- maggiore sensibilità agli sbalzi di temperatura;
- stanchezza dopo i rapporti sessuali e scarso desiderio.
- a volte svenimento, se la pressione scende troppo o troppo bruscamente.

Primo: individuare la causa!

perché l'ipotensione può essere la "spia" di malattie anche importanti:
- malattie delle ghiandole surrenali, come il morbo di Addison;
- sofferenze renali;
- malattie cardiache;
- malattie della tiroide
- l'assunzione di alcuni farmaci
- malattie neurologiche ecc.

Non alzatevi mai di scatto!
Capita a volte che quando si passa rapidamente dalla posizione sdraiata a quella eretta, si verifichi un abbassamento eccessivo della pressione arteriosa: ipotensione ortostatica.
In genere si accusa solo una sensazione di capogiro ma può anche succedere di svenire e di risvegliarsi subito dopo, con grande paura e magari con la testa ferita!
Il fenomeno è dovuto ad un'alterazione del meccanismo che regola la pressione arteriosa. Quando ci si alza dal letto, il sangue si trova maggiormente nella parte bassa del corpo ed in quel momento ne affluisce di meno alla testa. Ci sono però dei "sensori" specifici posti sulle arterie del collo, chiamati "barocettori carotidei", che registrano questo calo di pressione e ristabilendo in fretta il flusso nel cervello.
In alcune persone, soprattutto ad una certa età ma anche nei soggetti giovani di costituzione "vagale", questo meccanismo non funziona in modo perfetto. I barocettori entrano in funzione con un certo ritardo, per cui possono comparire vertigini, perdita di coscienza, annebbiamenti visivi, ronzii alle orecchie, nausea e vomito; cioè i sintomi classici dell'ipotensione.
Evitate quindi di alzarvi troppo bruscamente dal letto: rimanete seduti per 2/3 minuti prima di mettervi in piedi!
Soprattutto non bevete in fretta bevande fredde quando vi alzate la notte o in estate! Ciò causa un aumento del sangue nell'addome, con minore afflusso al cervello!

Costituzionale o da "esaurimento".
Per molte persone la pressione bassa è uno stato "naturale" perché in esse predomina il sistema "parasimpatico" che fa dilatare le arterie; sono individui detti: "vagali". E' esattamente l'opposto dei soggetti nei quali predomina il "simpatico" che determina invece una "costrizione" dei vasi, con aumento della pressione.
Se la pressione è stabilmente bassa, ci si abitua a questo stato e quindi non ne risentiamo in maniera particolare.
Altre volte l'ipotensione si manifesta in un certo momento della vita e senza alcuna malattia che possa giustificarla. Questo è un evento tipico dei nostri giorni: la vita frenetica, il modo di alimentarsi, i ritmi sonno-veglia alterati ed altro.... conducono ad un esaurimento delle riserve dell'organismo; è quello che si chiama comunemente: stress!

Una dura estate...
 
Le persone ipotese soffrono molto durante l'estate perché con il calore la pressione tende naturalmente ad abbassarsi.
Fa molto bene praticare regolarmente dei pediluvi, immergendo i piedi in acqua bollente e in acqua fredda, alternativamente. Il beneficio non è solo per le vene ma anche per le arterie; in questa maniera esse si "educano" alla contrazione e alla dilatazione, grazie alla stimolazione del sistema ortosimpatico (con il freddo) del parasimpatico (con il calore).

L'agopuntura

è molto efficace per curare la pressione bassa perché "curativa" nel vero senso del termine.
I farmaci non hanno invece effetti curativi ma servono per farla risalire nei momenti in cui essa scende a livelli "critici".
I benefici si ottengono dopo 4-6 sedute ed in genere serve ripetere la terapia una volta l'anno, specie all'inizio della stagione calda. Secondo la nostra casistica, dopo due o tre cicli, cioè dopo due o tre anni, la pressione si assesta su livelli stabili e non c'è più bisogno di fare ulteriori trattamenti.

var82Una zona molto speciale...
Al centro della zona lombare, c'è un triangolo delimitato da tre punti molto importanti. Questo triangolo è denominato dagli antichi maestri: "Ming Menn" che significa: Porta della Vita o Porta del Destino. Secondo la tradizione è in questa zona che penetra la "Luce della Vita" nel momento della fecondazione e, come tale, essa è una zona "sacra".
Quest'area, se stimolata, agisce sul rene ma soprattutto sulle ghiandole surrenali, che producono cortisolo ed ormoni sessuali. Ne deriva un aumento della pressione e più "vigore" fisico.
var83Anche se in alcuni individui la pressione rimane un pò più bassa della norma, essi ci ci abituano, si sentono bene ed affrontano senza problemi gli sforzi.
E' utile, anzi preziosa, l'associazione con oligoelementi, sostanze in grado di riattivare le funzioni cellulari profonde:

La dieta dovrebbe contenere quantità sufficienti di tutti gli elementi nutritivi, soprattutto proteine complete, le vitamine B, C ed E.

Franco Menichelli - MioDottore.it

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